In sostegno di Riyadh come sede dell' Expo 2030

La sede naturale per l'Expo del 2030 non può che essere  Riyadh e l' Arabia Saudita. Non è una provocazione estiva, è la verità. Solo il mondo arabo oggi può rappresentare il mutamento sociale e poltiico che sta realizzandosi.

L ' Arabia Saudita , è una Nazione in profondo cambiamento, essa rappresenta Il principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS), che segue direttamente il progetto, intende fare dell'Expo 2030 una vetrina per la sua strategia Saudi Vision 2030, che consiste in una serie di progetti volti a portare l'Arabia Saudita alla ribalta sulla scena internazionale in tutti i campi

Noi europei, chiusi nella nostra limitatezza, non comprendiamo a sfficenza il mondo arabo, lo sttovalutiamo, lo consideriamo ancora come territori da colonizzare. Ma , il mondo arabo e il mondo africano sono i luoghi dove passa il futuro del mondo.

Il mondo di domani, ma anche dell'oggi, vede protagonisti i paesi del continente africano e la "Saudi Vision 2030" ne un esempio per sviluppare , l' Arabia nei  settori di servizio pubblico come sanità, istruzione, infrastrutture, attività ricreative e turismo. Gli obiettivi chiave includono il rafforzamento delle attività economiche e di investimento, l'incremento del commercio internazione non petrolifero.

Ma non solo anche nel campo culturale la proposta dell' Arabia Saudita è vincente, il mondo arabo riprende in mano il proprio destino, si riprende quel contributo che sempre ha dato alla comunità mondiale e senza il quale noi oggi non potremmo fare che poche cose.

L'Expo a Riyadh serve a dare fiducia al mondo arabo, ad iniziarlo a considerare per quello che è il punto di contatto naturale tra occidente e oriente . Il legame culturale con un grandioso passato e le prospettive di un sicuro futuro .

Dovremmo in Lombardia dare vita ad un comitato per proporre la "Saudi Vision 2030" perchè il dinamismo dell'Arabia Suadita e similare alla apertura globale della nostra Regione.

 

Marco Baratto

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